Si torna finalmente a parlare di calcio giocato, quando manca una settimana esatta al termine del calciomercato. Se il Torino cercava conferme, soprattutto dai nuovi arrivati, può dire che queste sono effettivamente venute. E adesso Petrachi può davvero concentrarsi sulle eventuali operazioni di contorno. Eventuali, perché non è nemmeno detto che andranno in porto. Stevanovic e Amauri sono i due giocatori il cui futuro in granata è traballante. Soprattutto per il secondo, il cui agente incontrerà nuovamente il Carpi ma che non è così convinto di voler lasciare il Torino.

 

Per l’esterno, invece, che ha piuttosto convinto Ventura durante il doppio ritiro di Bormio e Chatillon come mezzala, era arrivato qualche giorno fa il “no” allo Spezia. Ma il ds Budan, che con i granata ha già concluso la trattativa per Vesovic, insiste, ed è tornato alla carica per poter (ri)avere in rosa l’ex talento dell’Inter. È previsto per i prossimi giorni un nuovo incontro tra la dirigenza dei liguri e quella dei piemontesi, per poter valutare insieme se ci saranno le condizioni per un passaggio (a titolo definitivo, vorrebbe lo Spezia) del giocatore, che però preferirebbe restare a disposizione di Ventura per giocarsi le sue cartucce in granata.

 

Una trattativa, quella per Stevanovic, destinata a tenere banco fino al 31 di agosto (lo stesso dicasi di Amauri) e che potrebbe portare anche a dei risvolti per il mercato in entrata. Non è un mistero infatti che Petrachi stia seguendo da tempo Sanjin Prcic, che a sua volta spinge affinché possa andare adesso in porto la trattativa tra Rennes e Torino, e approdare di conseguenza alla corte di Ventura. L’alternativa per il centrocampo, di fatto, c’è già, ma ancora ad oggi le possibilità che Stevanovic possa partire restano inferiori rispetto a quelle di una sua permanenza. In sette giorni, però, tutto può essere stravolto. Il turbinio del mercato riguarda – per quanto solo di striscio – anche il Toro. Che intanto si gode la sua squadra titolare.

 


PiĂą tre sull’ultima

Cairo: “Toro, che bell’esordio. E in panchina c’erano 20 milioni”